Trasformazione di un’idea in una ricetta, dei sapori di base in architetture di gusto, di materia prima in cibo. Ma anche di un approccio culinario in un insieme di azioni, di un processo in necessità tecniche, di materia inerte uno un strumento. La cucina Marrone è innanzitutto questo: un flusso di trasformazione nel quale i bisogni dello Chef e le sue scelte creative diventano prima progetto e poi prendono corpo in una cooking suite. Il tutto seguendo quattro passaggi fondamentali.
L’inizio, la pagina bianca, il luogo delle possibilità. L’incontro tra due pensieri: Marrone e il cliente. Tutto prende le mosse da qui, dall’ascolto ampio ed incondizionato della storia del cliente, del suo progetto, delle sue scelte culinarie. Un tempo in cui i preconcetti non hanno cittadinanza, e dove l’uso della parola “impossibile” è sospeso. Insieme, si pensa alla ricetta.
vai a Tabula RasaIl momento della progettazione. I bisogni ricevono una risposta, che deve essere essenziale. Il tempo della sintesi e della valutazione delle possibilità. L’ascolto si trasforma in proposta concreta, misurabile e controllabile, ma soprattutto priva di eccessi e costruita intorno a quanto si è ascoltato. Insieme, si costruisce l’architettura.
vai a Cum Grano SalisIl momento risolutivo, in cui la materia prende nuova forma. La creazione dello strumento, l’idea che si è fatta progetto ora si fa corpo. La pietra viene levigata, l’acciaio piegato, l’energia imbrigliata, e tutto si plasma attorno all’esigenza del cliente, pronto per essere a sua volta mezzo di trasformazione. Insieme si costruisce il mutamento.
vai a Deus Ex MachinaLo strumento è creato e prende il suo posto nel mondo. Nelle mani dello Chef, la cucina Marrone è abilitatore del cambiamento. L’arte esalta la natura, piegando le forze del freddo e del caldo al servizio dell’artista, e consentendogli a sua volta di evolvere, cambiare, innovare ciò che è. Insieme si dà vita al nuovo, si evolve.
vai a Ars Addit NaturaeModulo di integrazione con Mailchimp